U Pizzë

Ultima modifica 6 agosto 2021

U pizzë è uno dei rioni in cui è suddiviso l’abitato di Noepoli, è un balcone naturale dal quale è possibile godere di una vista mozzafiato su tutta la vallata e nelle giornate più serene è addirittura possibile vedere il golfo di Taranto. 

Il murale è stato realizzato lungo via Crispi, dove terminano le abitazioni e la vallata si apre agli occhi del visitatore, mostrandogli lo splendore della natura e uno dei luoghi più caratteristici di Noepoli “il Gran Canyon”, rocce modellate dal tempo e dagli agenti atmosferici che ricordano ben più noti paesaggi statunitensi. Questo luogo, “ a pundë d’u pizzë” – la punta del pizzo, è un punto panoramico poco valorizzato e poco visitato, ma facilmente raggiungibile in quanto privo di barriere architettoniche e a poche centinaia di metri dal centro del paese. 

Il murale raffigurato vuole raccontare e descrivere quello che è “U Pizzë”, un luogo di confine, non un punto di passaggio, ma un luogo dove si deve decidere di andare, difficilmente ci si arriva per caso. Questo punto del paese è poco frequentato anche dai locali, ma si presta a diventare un punto panoramico molto visitato. La vista mozzafiato permette di osservare numerosi comuni anche del materano e gli abitanti raccontano che nelle giornate più terse è possibile riuscire a vedere addirittura il mare del golfo di Taranto.  L’artista che ha realizzato il murale ha realizzato non solo un’opera ispirata a questo luogo, ma ha lasciato che il luogo raccontasse una storia attraverso l’opera. 

Osservato dall’alto il rione appare come un triangolo, elemento ricorrente nel murale. Sullo sfondo è rappresentato un motivo ricorrente, un merletto, per l’appunto UN PIZZO, il ricamo, l’uncinetto erano pratiche alle quali si dedicavano le donne, era solito vederle realizzare queste vere opere d’arte sedute dinanzi alle porte su sedie impagliate. 

Il nome del rione Pizzo ha un immediato richiamo al pizzo realizzato dalle donne che hanno abitato questi luoghi. 

Questo murale vuole essere non solo il racconto di un luogo, dei suoi suoni, del suo dialetto e del suo modo di vivere, ma qualcosa di più. Il panorama osservabile dalla Pundë d’u pizzë mostra la galleria che si incontra percorrendo la SP 92, la strada vecchia, l’unica che prima della realizzazione di altri percorsi in tempi recenti, permetteva di raggiungere Noepoli. Questa galleria è un simbolo per i nojesi che hanno deciso di partire per motivi di studio o lavoro e si sono allontanati da Noepoli e dalle loro famiglie. Quando vai via, prima di entrare in galleria, voltandoti saluti il tuo borgo natio e tuoi affetti e quando torni è sempre dalla galleria che puoi ammirarlo e sospirare perché finalmente, sei tornato a casa. Ecco è proprio questo concetto che è stato rappresentato con questo lavoro, la partenza, il distacco, il viaggio, la lontananza, ma anche il ritorno, gli affetti, il legame con il luogo natio, con i suoi suoni, odori, gusti e immagini. 

Le opere realizzate con il progetto Dialetto Nojese mirano ad offrire allo spettatore un racconto completo dei nojesi e dell’essere nojese attraverso il dialetto che diventa immagine, ma anche di tutto il complesso e ricco patrimonio culturale immateriale di cui sono pregni i vicoli di questo nostro antico borgo con il chiaro intento di valorizzare tutto l’insieme di prassi, rappresentazioni e conoscenze che le comunità riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.

Quando le parole si fanno immagine diventano più fruibili, più condivisibili, perché la loro comprensione è immediata. “Immediatezza” è il termine esatto per esprimere il senso profondo del murale realizzato dall’artista nojese Vincenzo Blumetti.

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06-08-2021
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